di Tommy Totaro
“Cammina bene, vivi meglio” è lo slogan dello studio di Podologia e Posturologia Clinica Frezza, un’eccellenza del Sud Italia e non solo, con sede a Soccavo, in via Nicolò Garzilli. Un fiore all’occhiello della nostra Regione, frutto di un’esperienza trentennale, abbinata a strumentazioni all’avanguardia e a valide collaborazioni nei settori ortopedia e fisioterapia.
Ne parliamo col dottor Massimo Frezza, che porta avanti con orgoglio, professionalità e dedizione, una lunga tradizione di famiglia. Suo padre Ciro, infatti, è considerato un pioniere della podologia napoletana.
Dottor Frezza, che ruolo ha il podologo?
Il podologo è un professionista sanitario laureato, che si occupa di tutte le patologie del piede.
In che modo può aiutare il paziente?
Garantendogli una corretta deambulazione e, soprattutto, nella prevenzione di possibili complicanze. Sono tantissime le patologie che riguardano il piede derivanti da fattori traumatici o da malattie pre esistenti come quelle vascolari, neurologiche, reumatiche o ortopediche. Molte tra queste possono essere realmente gravi e con tendenza a peggiorare.
Ad esempio?
Il piede diabetico, che rappresenta una patologia particolarmente complessa per il paziente e in questo caso il podologo può aiutare a prevenirla.
Quando ci si rivolge al podologo?
Sicuramente, quando si ha dolore, ma non dovrebbe essere sempre e solo così. Non a caso esiste il detto: “prevenire è meglio che curare”.
Inoltre si aggiungono problemi posturali che sono molto frequenti. Purtroppo questi con il tempo possono portare a molte complicanze e il piede, che è il punto di appoggio del nostro corpo, può esserne la causa principale. Infatti, in base alla sua morfologia si possono assumere posture scorrette che inizialmente possono essere asintomatiche con adattamenti, ma poi possono rivelarsi dolorose. A questo punto il posturologo può intervenire organizzando un programma terapeutico con l’aiuto di un fisioterapista e l’ausilio di un’ortesi plantare, ove chiaramente ci sia una distonia posturale di origine podalica.
Come viene effettuata la valutazione posturale nel vostro centro?
Con un attento esame clinico e strumentale. Con l’utilizzo di strumentazioni all’avanguardia, come l’esame baropodometrico statico e dinamico, l’esame posturografico o stabilometrico e videografico, ottenendo quindi misurazioni dettagliate.
Anche per i bambini ci si può rivolgere a voi?
Sì. Oggi è consigliabile effettuare valutazioni posturali anche ai bambini. Ad esempio un piede piatto induce il bambino ad assumere posture errate, come ginocchio valgo e recurvatum, o ancora, ad assumere posizioni della colonna non corrette causandogli dolore e stanchezza durante la deambulazione.
E agli sportivi che aiuto potete dare?
Capitolo a parte è la valutazione degli sportivi professionisti e/o amatoriali. Nel nostro studio ci avvaliamo di uno strumento che misura il gesto atletico della corsa utilizzando un tapis roulant computerizzato. Non a caso, siamo il primo “My Running lab” presente nel Sud Italia. Questo rappresenta ormai uno strumento di cui non si può fare a meno per aiutare gli sportivi ad evitare possibili infortuni. Ci avvaliamo anche di solette collegate via Bluetooth ad un computer, che ci permettono di effettuare la valutazione “a distanza” anche su campi da calcio, da tennis o su una pista da corsa.