I preziosi consigli dello Psicoterapeuta Giovanni Spina per combattere la “depressione natalizia”  

Natale è ormai alle porte e per l’atmosfera che lo caratterizza, viene considerato il momento più magico dell’anno, che genera nella maggior parte delle persone sensazioni di gioia ed allegria. Purtroppo, però, non per tutti è così.

Approfondiamo l’argomento col dottor Giovanni Spina, Medico Psicoterapeuta.

 

Dottore, lo spirito natalizio deve essere “per forza” percepito da tutti?

La corsa ai regali, i mille impegni, progetti di lavoro da chiudere necessariamente prima delle vacanze, le innumerevoli occasioni sociali cui presenziare… Sono moltissimi i motivi che rendono quello natalizio uno dei periodi più densi e frenetici dell’anno. Non deve stupire  però, se c’è chi può imbattersi nello stress da Natale, capace di trasformare un momento lieto, in qualcosa di molto faticoso. Spesso il Natale e le festività in genere rappresentano un momento complesso da gestire, proprio perché possono diventare occasione di condivisione “forzata”. Lo sguardo dell’altro può essere avvertito come giudicante, generando ansia e preoccupazione. Diventa importante, quindi, trascorrere del tempo dove ci si sente realmente a casa, dove non c’è nulla di diverso da ciò che si è.

Le feste natalizie possono provocare una forma di depressione?

Non per tutti rappresentano un periodo sereno: c’è chi in concomitanza manifesta tristezza e scarsa volontà di fare. Nella società in cui viviamo ci si obbliga ad essere allegri: il Natale è associato, infatti, al “dover essere felici”, ad avere una famiglia unita, oltre a “dover apparire al meglio”. Sono tutte condizioni che implicano un senso di costrizione, che può generare ansia, depressione, senso di frustrazione o inadeguatezza. Un momento di disagio, che può generare un malessere: il cosiddetto Christmas Blues o Depressione natalizia.

Cosa si intende per Christmas Blues?

I have a Blue Christmas without you” (“Ho un Natale triste senza te”) cantava Elvis Presley in una sua celebre canzone. Per gli americani Christmas Blues è quella tristezza profonda, che può assalire durante le festività e si riferisce a una vera e propria patologia, molto più diffusa di quanto si creda. È una sorta di depressione legata al periodo natalizio: uno stato in cui la gioia e lo stupore lasciano spazio ad ansia, depressione e disturbi del sonno, che si manifestano già durante i preparativi e scompaiono generalmente al termine delle feste.

 

A cosa può essere dovuta?

Le cause possono essere molteplici. In alcuni casi rendono il Natale un momento poco gioioso situazioni familiari intricate, occasioni conviviali che riattivano dinamiche conflittuali non risolte, ansia per le spese da sostenere, l’obbligo di dover fare cose che non piacciono, un lutto che genera un senso di vuoto, la solitudine…

 

Quali sono i soggetti più a rischio?

Le persone che hanno già un malessere psicologico di fondo, ansiose o depresse. Il Natale, con il suo carico di significati e aspettative, infatti, può rendere più manifesta e accentuata una sintomatologia già presente. Le difficoltà, che in genere vengono nascoste e minimizzate dalla vita di tutti i giorni, tornano a galla in tutta la loro evidenza.

Come affrontare, dunque, il lato malinconico del Natale?

L’importante non è tanto trovare una soluzione, un possibile elisir di Felicità Natalizia, ma imparare a concedersi la possibilità di stare male, anche se controcorrente. Può risultare utile non forzarsi a dire sempre di “sì” a cene ed eventi di famiglia e ritagliarsi dei momenti di solitudine, che permettano di non dover rispondere a un’immagine “socialmente adeguata al clima natalizio”. Potrebbe essere di grande aiuto condividere il proprio stato d’animo o trovare un modo per non perdere di vista sé stessi e continuare a prendersi cura di sé, magari, approfittando delle ore di luce per fare una passeggiata. Trascorrere le feste in famiglia o restare in casa, piuttosto che uscire, dovrebbe essere una libera scelta e non un’imposizione. Concentrarsi più che sugli obblighi, sul poter trascorrere del tempo libero con persone alle quali si vuol dedicare attenzione e a cui si vuole bene, potrebbe essere un buon modo per cercare di sopravvivere alla malinconia.

Come può venire in aiuto la terapia psicologica?

La parola chiave per vivere in maniera positiva le festività natalizie è “benessere psicologico”. Non possiamo costringerci a provare qualcosa che va in conflitto con il nostro sentire attuale. Accogliere le proprie emozioni è sempre importante, perché la consapevolezza è il motore di ogni trasformazione. E, l’opportunità di rivolgersi a uno Psicoterapeuta è uno dei primi modi per guardare al problema, specie quando avviene con una certa ciclicità e se tende a non affievolirsi dopo le feste quanto, piuttosto, a cronicizzarsi. Il supporto di un esperto può essere determinante sia per guardare le cose da un’altra prospettiva, sia per individuare e modificare dinamiche personali e relazionali che generano sofferenza. Rispettarsi e imparare a volersi bene, magari, concedendosi un “regalo” (una serata con gli amici, acquistare quell’oggetto che si desidera da tempo, un week end fuori, una semplice passeggiata anche da soli) resta il miglior antidoto alla malinconia e alla sensazione che si subiscano sempre le scelte degli altri, piuttosto che farne di proprie. Bisogna imparare a dire “no” senza provare sensi di colpa, senza pensare di avere ferito l’altro: dire “sì” compiace l’altro, ma ferisce sé stesso, generando senso di malessere. Riuscirci non sempre è semplice, ecco la necessità di rivolgersi a uno specialista del settore che, senza ricorrere all’uso di psicofarmaci, ma attraverso colloqui, può modificare il pensiero autodistruggente e, avvalendosi di tecniche di rilassamento e di meditazione, insegnare a gestire lo stress.

 

Giovanni Spina Medico Psicoterapeuta

Sito internet: www.giovannispinapsicoterapeuta.it

E-mail: spinagiovanni1949gmail.com

Telefono: 333 4080483

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