Ieri a sorpresa al Centro Sportivo Paradiso di Soccavo è arrivata Dalma Maradona figlia del Pibe De Oro.

Qui in  compagnia del soccavese Fernando D’onofrio, per le riprese del suo docufilm “La Hija del Dios”
Ecco l’articolo che abbiamo pubblicato sul nuovo numero di Soccavo Magazine relativo all’azionariato popolare per far rivivere la struttura, che versa in condizioni pietose da decenni.

 

Azionariato popolare per far rivivere l’ex “tempio” di Maradona?

 

Sabato 30 ottobre, in occasione del compleanno di Diego Armando Maradona, il primo dalla sua scomparsa, all’esterno di quel che rimane del Centro Paradiso di Soccavo, ha preso forma una manifestazione, cui hanno partecipato numerosi ragazzi del quartiere, tifosi di ogni età e bambini, che hanno ricevuto in dono palloni da calcio.

L’evento è stato fortemente voluto dall’Associazione Centro Paradiso, presieduta da Salvatore Cierro, che ha come obiettivo riportare il Campo ai livelli di un tempo, per far sì che la struttura possa diventare un punto di aggregazione e di diritto allo sport.

L’ex Centro, da 20 anni ormai, è in uno stato pietoso e di abbandono, chiuso al pubblico per ovvi motivi.

Durante l’incontro, tra le altre cose, sono emerse informazioni, che lascerebbero ben sperare: ci sarebbe la volontà di vendita dell’immobile, il cui valore si aggirerebbe, attualmente, intorno ai 3 milioni di euro, cui andrebbero aggiunti i costi destinati ad eventuali lavori di ristrutturazione. Parte della proprietà sarebbe di Banca Intesa, mentre, ad occuparsi della trattativa sarebbe Credito Fondiario, istituto specializzato in attività creditizie deteriorate.

L’idea dei ragazzi dell’associazione sarebbe quella di promuovere un azionariato popolare: ogni tifoso potrebbe associarsi versando una cifra simbolica, così da collaborare economicamente a questo progetto, molto ambizioso da un lato, nostalgico ed affettivo dall’altro. Tutti gli aiuti sono bene accetti, ma una cosa i promotori tengono a sottolinearla: l’idea deve rimanere integra nella finalità e non va assolutamente strumentalizzata.

Se il sogno riuscisse a concretizzarsi, potrebbe esserci una piccola svolta anche per il quartiere con la creazione di nuovi posti di lavoro e non solo. La zona potrebbe, infatti, diventare una tappa internazionale: un luogo in cui la gente giungerebbe anche da fuori, perché interessata al più forte giocatore di sempre, ma anche un centro adatto a scambi culturali, dove invitare, ad esempio, abitanti di Villa Fiorito, nel sud di Buenos Aires, dove è cresciuto Diego, per mostrare loro dove si è allenato Maradona qui a Napoli.

Il progetto è in fase embrionale, ma la realizzazione è auspicata da tanti tifosi, specie da chi ha avuto la fortuna di vedere el Pibe de Oro allenarsi proprio su quel prato, molto spesso infangato e non sempre in perfette condizioni già all’epoca. Gli addetti ai lavori raccontano che in quel luogo era ancora più spettacolare vederlo giocare… era lì, che “viveva” il vero Diego. L’ex Campo meriterebbe ancor più lustro e, continuando a sognare, così com’è successo per il San Paolo, non è detto che non possa diventare un giorno “Centro Paradiso Diego Armando Maradona”.

 

Antonio Carrella

 

 

L’associazione Centro Paradiso ha incontrato l’Assessore allo Sport del Comune: “Le abbiamo consegnato un dossier e illustrato le nostre idee. Siamo fiduciosi”

 

Mai come in questo periodo, l’attenzione sull’ex Centro Paradiso, pare, non voglia saperne di calare. Dopo l’evento in onore di Diego Armando Maradona, in occasione del suo compleanno, tenutosi fuori ai cancelli di ciò che resta della struttura, il 3 novembre, gli iscritti all’Associazione Centro Paradiso si sono recati a Palazzo San Giacomo per incontrare il neo Assessore allo Sport, Emanuela Ferrante. “Le abbiamo consegnato un dossier contenente tutte le informazioni raccolte sul Centro di Soccavo ed anche alcune idee relative a un suo possibile futuro – spiegano i soci. Abbiamo ribadito, che questo stato di abbandono non può più persistere, sia per quello che ha rappresentato per la città di Napoli, che per le esigenze del quartiere. Da troppo tempo – continuano – si parla di una riqualifica legata solo a questioni economiche, ma crediamo sia necessario venga messa al centro, soprattutto, la necessità di restituirlo alla collettività. E la soluzione potrebbe essere un azionariato popolare, in grado di coinvolgere tutte le parti sociali: cittadini, tifosi ed istituzioni, oltre, la SSC Napoli”.

A questo proposito, parlando di istituzioni, durante l’incontro con l’assessore, ci si è soffermati sui ruoli che queste ultime potrebbero assumere nel processo e su come appoggiare questa volontà partita dal basso di risollevare il Centro Paradiso, portando anche l’esempio dello stadio Filadelfia di Torino, che vede istituzioni locali e regionali impegnate nella restituzione agli appassionati.

“La risposta – concludono – è stata di totale apertura e appoggio alla nostra proposta, ottenendo anche l’impegno di studiare come questa cooperazione tra cittadini e istituzioni si possa praticare, nonostante le casse esigue del Comune di Napoli. Abbiamo, infine, esposto la nostra curiosità al dialogo, viste le dichiarazioni dell’Assessore alle infrastrutture Cosenza sul futuro del Centro, comunicando quanto sia importante non solo un tavolo con tutti gli Assessorati interessati o che si potrebbero coinvolgere, ma anche un lavoro interistituzionale con la Regione, ente con cui abbiamo già interloquito”.

 

 

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