In Antartide, sulla nave rompighiaccio sudafricana Agulhas II, per studiare la dinamica e le caratteristiche delle correnti. Unica italiana in un equipaggio di novanta persone. Laura Fortunato: orgoglio soccavese
di Tommy Totaro
Non sono le imprese al limite del possibile a spaventarla, né allontanarsi da casa a migliaia di chilometri. Quanta passione e quanta curiosità c’è nei suoi viaggi di lavoro?
La mia forte curiosità e passione hanno da sempre guidato le mie scelte di vita e, attualmente, lavorative. Il mondo della ricerca è anche questo: non aver paura di affrontare nuove sfide e mettersi in gioco, sempre.
Lei è una soccavese doc. Cosa pensa del suo quartiere?
Sono cresciuta a Soccavo, ho frequentato le scuole e ho vissuto qui parte della mia adolescenza. Soccavo è un bel quartiere e non ho mai avuto problemi a vivere qui. Ma, lo ammetto, negli ultimi anni c’è stato un forte degrado.
Dallo scorso dicembre a metà febbraio di quest’anno ha preso parte a un importante progetto internazionale. In Antartide, sulla nave rompighiaccio sudafricana Agulhas II, per studiare la dinamica e le caratteristiche degli eddy (vortici) di mesoscala. Ci aiuta a capire meglio?
Durante la spedizione, a bordo della nave Agulhas II, ho svolto un progetto di ricerca per lo studio degli eddy. Gli eddy sono strutture di circolazione che, allontanandosi dalla principale corrente circumpolare antartica, trasportano calore, salinità e nutrienti. Studiare e monitorare lo spostamento di questi vortici ci permette di capire come, a causa dei cambiamenti climatici, sta variando l’andamento degli eddy che, trasportando calore verso i poli, influenzano l’intero clima globale.
Unica italiana, in un equipaggio composto da novanta persone. Che effetto le ha fatto o che pensieri ha suscitato in lei?
Il mio forte entusiasmo e passione hanno tanto contribuito a non farmi avere paura, mai. Mi sono bastati pochi giorni per ambientarmi in quella che è stata la mia famiglia e la mia casa durante questa bellissima esperienza. Anche durante le feste di Natale e Capodanno non mi sono mai sentita sola o lontana da casa.
In futuro le piacerebbe continuare il lavoro di ricerca in oceanografia?
Assolutamente sì, sono felice del mio lavoro e mi auguro di continuare sempre su questa strada.