Antonietta Di Leva, presidente dell’Associazione Progetto Pace, racconta com’è nata l’iniziativa natalizia
“I nostri ragazzi – spiega entusiasta Antonietta Di Leva, presidente dell’Associazione Progetto Pace onlus – è vero, sono diversamente abili. Però, sono ragazzi che vivono attivamente all’interno della società e, quindi, desiderano dimostrare che anche loro sono capaci, nei momenti di difficoltà altrui, di mettersi a disposizione rispetto a un territorio che vive tante criticità. Grazie al progetto che portano avanti – continua – realizzano tante bontà, dalle marmellate alle melanzane sott’olio, tutto all’insegna di prodotti del nostro orto curato con passione. Ed è proprio chiacchierando con loro un po’ di tempo fa, riflettendo sulla nostra produzione e sulle tante famiglie del quartiere che purtroppo avranno difficoltà a mettere qualcosa a tavola durante le feste, che è nata l’idea di “Natale In Super Abile”. La Caritas di per sé già fornisce pasta, olio e altre cose di prima necessità a chi ne ha bisogno. Il nostro intento, invece, è quello di rendere il Natale un po’ più gioioso a tutti consegnando i nostri pacchi dono, contenenti produzioni dell’orto e una bottiglia di vino, a famiglie che ci sono state segnalate dai servizi sociali.
Consapevoli, che in molte di queste famiglie ci sono bambini – conclude Antonietta Di Leva – abbiamo pensato anche ad un allestimento speciale, che per l’occasione ha trasformato la nostra sede e gli spazi esterni, in una sorta di villaggio di Babbo Natale, che non avremmo mai potuto avere se non ci fosse stato qualcuno che si prestasse a realizzarlo ovvero Andrea Giglio, lavoratore portuale con la passione per il Natale, coadiuvato da due collaboratori. Persone davvero speciali alle quali, per ricompensa, abbiamo donato prodotti del nostro orto sociale”.