di Antonio Carrella

 

L’estate scorsa, per i tifosi azzurri è stata abbastanza inquietante dopo la fatale partita col Verona, costata la qualificazione in Champions e un conseguente mercato paralizzato, sia in uscita che in entrata, eccezion fatta per l’unico acquisto last minute di Anguissa.

Un’estate strana, perché se da un lato la società ha chiuso un solo acquisto (e che acquisto!), dall’altro fronte  è riuscita, comunque, a trattenere giocatori in rosa come Insigne e Koulibaly ricercati da più squadre. Ma la vera mossa decisiva del presidente è stata quella di ingaggiare Luciano Spalletti,  un tecnico molto più esperto di Rino Gattuso,  abituato a lavorare in piazze come quella partenopea.

Il toscano non ha stravolto né rinnegato il lavoro del suo predecessore, sfruttando i lati positivi del suo operato, dando molta fiducia a tutta la rosa a disposizione, facendo sentire importante ogni singolo elemento del gruppo, riuscendo ad avere stima e fiducia in breve tempo dalla società e dai tifosi stessi, che avevano negli occhi e nella mente il triste epilogo della scorsa stagione.

Un plauso va anche ai vari calciatori, che hanno seguito alla lettera le indicazioni del tecnico. Si è visto un capitano molto più maturo dopo la vittoria con la Nazionale, che ha preso per mano la squadra, un Fabian Ruiz rinato ed un Rahmani entrato al centro della difesa con prepotenza.

Ma la vera forza di questo Napoli, sono  i tre giocatori africani: Koulibaly, Anguissa ed Osimhen.

Il senegalese è il pilastro difensivo della squadra, ribattezzato da tutti il “comandante”, mentre, il nuovo acquisto ha stupito tutti per eleganza e forza fisica ed ha fatto salire il livello dei compagni di reparto con la sua presenza in campo. E poi c’è lui, Victor Osimhen, che dopo un anno in chiaro scuro, causa alcuni infortuni, sta dimostrando sempre più di essere una freccia imprendibile per le difese avversarie.

Il Napoli però a gennaio dovrà fare a meno della “spina dorsale africana”, perché i tre atleti saranno impegnati con le rispettive nazionali in Coppa d’Africa e quindi salteranno almeno 4 partite decisive per il continuo del campionato.

A questo proposito c’è da chiedersi: riuscirà il Napoli a sopperire a queste assenze e continuare nel suo strepitoso campionato e a lottare su tutti e tre i fronti (Europa e Coppa Italia)?

Le cosiddette “riserve” saranno in grado di non farli rimpiangere? Dove potrà arrivare questa squadra? Non ci resta che aspettare.

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