Il “cuore” del quartiere Soccavo è via dell’Epomeo, comunemente chiamata via Epomeo. Ma a cosa deve questo nominativo?
Era la fine degli anni 50, quando quella strada cominciava a prendere forma grazie alla costruzione dei palazzi che, piano piano, sorgevano e creavano la prospettiva che oggi conosciamo, e che collega la zona vomerese con quella pianurese. Ma il nome Epomeo? All’epoca ingegneri, architetti e dirigenti comunali si riunivano sul “Vallone” del Vomero, che oggi corrisponde alla zona che comprende via Caldieri e via Omodeo. Questi notabili, nell’indicare dall’alto il posto dove sarebbe sorto il viale principale di Soccavo, notarono che l’isola di Ischia e in particolare, la sua montagna, il Monte Epomeo, appunto, erano praticamente accanto in modo perfetto a quella porzione di terreno dove sarebbe stata creata la via. Quel monte diventò, insomma, un punto di riferimento che indicava a ingegneri e dirigenti dove doveva formarsi la nuova strada. E questa prospettiva regala, oggi, al quartiere Soccavo, dei tramonti spettacolari, legandola a Ischia in modo speciale.