di Francesca Santoro

In parrocchia arrivano le suore! Con la santa messa celebrata sabato 12 ottobre da monsignor Carlo Villano, vescovo della diocesi di Pozzuoli e di Ischia, l’unità pastorale dei santi apostoli Pietro e Paolo di Soccavo e di san Lorenzo martire di Pianura, si è “arricchita” ancor più grazie all’insediamento ufficiale di due religiose della congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Si tratta di suor Anna Masullo, 78 anni, di origini partenopee e della trentasettenne suor Carolina Boccia, natìa di Torre Annunziata.

“Ritengo importante l’arrivo di queste suore, inserito in un progetto più ampio, che coinvolge l’unità pastorale Soccavo-Pianura, tra i cui scopi figura anche l’educazione dei giovani – ha dichiarato don Carlo –. Un fattore di impulso e d’interesse per la nostra diocesi, nell’ottica del patto educativo con la chiesa di Napoli”.

Della stessa opinione anche don Enzo Cimarelli, parroco di entrambe le chiese nonché direttore della pastorale giovanile di Pozzuoli, speranzoso e contento che il carisma salesiano stia contagiando diverse realtà della diocesi, come la scuola di formazione per animatori e il progetto Integra. “Il progetto educativo pastorale che intendiamo realizzare – spiega – è orientato alla promozione integrale della persona. La formazione e l’attenzione dei ragazzi sono al centro della nostra missione e in quest’ottica il carisma salesiano è una ricchezza per tutta la chiesa, in particolare per i giovani della nostra diocesi. L’arrivo di suor Anna e di suor Carolina – conclude il parroco – rafforza il nostro obiettivo e contribuisce alla conoscenza e alla diffusione della spiritualità giovanile salesiana”.

Ed entusiasmo per la nuova collocazione hanno espresso, naturalmente, anche le due religiose. “Ci siamo sentite subito come a casa e accolte dalla comunità – ha spiegato suor Anna -. Certo, ogni cambiamento è accompagnato da un momento difficile perché lancia verso l’ignoto. E, quando mi è stata proposta questa nuova avventura, per me Pianura rappresentava un’incognita. Ho chiesto del tempo per pregarci su e poi mi sono abbandonata confidando nell’aiuto della Madonna”.

Il primo richiamo vocazionale di suor Anna – che prima di arrivare nella nostra Municipalità svolgeva attività a Torre Annunziata, in una comunità che accoglie sorelle sofferenti, che necessitano di cure particolari – è avvenuto da giovanissima, all’età di 16 anni. “Inizialmente – ha ricordato – ho lottato con me stessa perché avrei voluto tanto avere una famiglia. Nel tempo ho provato il fidanzamento pensando di mettere a tacere il desiderio della consacrazione, ma ad un certo punto ho dovuto decidere. Così, parlai con la superiora di turno chiedendole di provare a vivere questa vita diversa, che mi attirava non poco. Ho fatto la prima professione a 20 anni e sono 57 quelli di consacrazione”.

Anche suor Carolina ha avuto la chiamata in età giovane-adulta. “Sono entrata per un’esperienza di vita comunitaria con le Figlie di Maria Ausiliatrice quando avevo 25 anni – ha dichiarato la suora -. Nei 4 anni che hanno preceduto questa scelta mi sono interrogata molto su cosa volesse il Signore da me, visto che mi sono ritrovata a vivere con il carisma salesiano e in oratorio da quando ero piccola… Ho imparato a leggere la mia vita come una Sua chiamata a dargli tutto per il bene dei giovani”.

Suor Carolina racconta di essere FMA da 8 anni: “I primi due, li ho vissuti a Brienza in una comunità di 6 suore, che animavano la parrocchia e l’oratorio del paese. Due anni sono stata a Roma, in una comunità internazionale di FMA studenti, dove ho potuto completare lo studio della Psicologia, che avevo cominciato prima di entrare. Dopo la laurea sono stata inviata a Napoli, per la precisone, al Vomero, dove ho svolto il mio servizio a scuola e, per alcuni mesi sono stata anche all’oratorio di Soccavo. Successivamente sono stata a Reggio Calabria”.

Per suor Carolina il rientro in Campania ha significato grande gioia: “L’avventura che mi è stata proposta – ha concluso – è stata subito motivo di entusiasmo per me. Pensavo che vivere un’esperienza di Chiesa e di comunione con i sacerdoti e le comunità parrocchiali potesse essere una bella opportunità per testimoniare ciò che è la nostra vita. Poter vivere il proprio carisma in comunione con tutte le realtà che ci sono era un’idea che mi appassionava”.

suor Anna Masullo legge Soccavo Magazine
suor Anna Masullo legge il nostro articolo su carta

Iscriviti per ricevere un'email ogni volta che viene pubblicato un nuovo articolo

Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

Condividi.
error: I contenuti del sito sono protetti!
Exit mobile version