di Francesca Attanasio

Il progetto promosso dall’Ufficio nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della Conferenza Episcopale Italiana, ha scelto come partecipante la parrocchia santi apostoli Pietro e Paolo, come unica parrocchia della regione Campania.

L’Ufficio, in collaborazione con alcune Associazioni Sportive Nazionali e alcune Federazioni Sportive, ha lanciato una fase sperimentale del progetto su 13 regioni, individuando in ciascuna di esse una parrocchia: dal Piemonte al Lazio, passando per l’Emilia-Romagna, il Veneto, il Friuli-Venezia Giulia e la Toscana. E poi ancora Abruzzo e Puglia, Campania, Basilicata e Calabria. Dentro anche le parrocchie di Sicilia e Sardegna.

Per la regione Campania è stata scelta la parrocchia santi apostoli Pietro e Paolo di Soccavo, il cui parroco, don Enzo Cimarelli, si dichiara molto entusiasta. “La nostra realtà – spiega don Enzo – è stata individuata come pioniera sia per il patto educativo per Napoli che per il progetto degli avamposti sportivi. Sono molto orgoglioso di questa scelta, credo anzi sono certo, che si tratta di una grande opportunità che le nostre comunità di Soccavo e Pianura. Abbiamo la possibilità di sperimentare nuove forme di aggregazione, rivitalizzando non solo i nostri territori, ma anche lo sport che oggi deve seguire i cambiamenti dettati dalla società”.

Il progetto degli Avamposti sportivi vuole essere una risposta concreta e comunitaria ai cambiamenti in atto, partendo da quella realtà vitale che permette alla Chiesa di essere radicata nei territori e di giungere a tutta la società: la parrocchia. Nonostante anche questa “istituzione” viva un periodo di grande difficoltà e cambiamento, la parrocchia è ancora oggi chiamata ad essere segno visibile della vicinanza alle persone e luogo dove la comunità cristiana si incontra.

Il progetto degli avamposti vuole ripensare profondamente il ruolo dello sport sul territorio e rivitalizzare la pastorale parrocchiale, creando dei veri e propri centri di aggregazione sportiva nelle parrocchie. Questi centri, chiamati appunto Avamposti “Sport4Joy”, avranno come azioni principali la creazione di una rete di collaborazioni con le realtà sportive del territorio e l’organizzazione di proposte di aggregazione sportiva, soprattutto per bambini, ragazzi e giovani, secondo la logica del communiter, del mettersi insieme, del fare rete.

Il progetto prevede la creazione di cinque figure specializzate: progettista sportivo, manager sportivo, mediatore sportivo, coordinatore sportivo, ed educatore e-games.

Gli iscritti al corso, proveniente da tutta Italia, sono 140, e i partecipanti della parrocchia soccavese, sono 8 giovani, tutti appartenenti all’oratorio salesiano san Domenico Savio aps.

Con il progetto Avamposti sportivi, si vuole rilanciare la proposta sportiva delle parrocchie, come se fosse un marchio di qualità, puntando su tre caratteristiche: finalità educativa, organizzazione polisportiva e target giovanile (focus su età 6/10 anni).

In questo modo si realizza un luogo dove i bambini coinvolti hanno la possibilità di sperimentare più sport possibili, scoprendo così la propria “vocazione sportiva”, attraverso la dimensione del gioco.

Le proposte degli avamposti dovranno considerare l’accessibilità per tutti, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista dell’inclusione verso tutte le forme di disabilità. In più dovranno sfruttare a pieno le potenzialità di tutti gli spazi parrocchiali e accompagnare i bambini coinvolti ad una proposta agonistica.

Il progetto degli Avamposti sportivi si ispira allo stile della collaborazione e della condivisione degli obiettivi educativi e sociali con le altre agenzie educative presenti, quali la scuola, altre parrocchie, associazioni sportive e del terzo settore, cooperative sociali, istituzioni locali

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