di Tommy Totaro
Seppur con qualche limitazione dovuta al Covid 19, anche quest’anno, Soccavo ha reso onore ai suoi patroni: i Santi Apostoli Pietro e Paolo.
Una tradizione secolare, particolarmente sentita dagli abitanti del quartiere che, stavolta, a causa delle prescrizioni vigenti, relative all’emergenza coronavirus, hanno sperimentato un modo diverso di partecipare alla festa. Una ricorrenza speciale, dedicata ai due amatissimi protettori che, stando a ciò che si racconta, al tempo, per recarsi da Napoli a Pozzuoli, attraverso la via Antiniana, l’unica strada tracciata su quel territorio, sarebbero passati proprio per Soccavo.
Niente processione solenne, dunque, lungo le vie della zona, “ma l’invito a riscoprire, comunque, la bellezza di essere comunità, non attorno ad un palco, ma all’altare del Signore”. Come ha tenuto a sottolineare don Vincenzo Cimarelli, parroco della chiesa dei SS. Pietro e Paolo.
Nonostante tutto, infatti, la festa anche se in tono minore si è protratta per ben quattro giorni. Il via venerdì sera con una movimentata e divertente caccia al tesoro, destinata a bambini e famiglie, organizzata nei minimi dettagli dagli animatori dell’oratorio San Domenico Savio.
Sabato, alle 19, nel giardino della chiesa si è tenuta una celebrazione in memoria di tutti i soccavesi morti a causa della pandemia, mentre domenica, alle 20, c’è stata la messa con predicazione del neo diacono salesiano, Savino Pecoraro, impreziosita dalla benedizione di bimbi e famiglie.
Gran finale, lunedì 29 giugno, con la prima messa alle 7.30 del mattino presieduta da don Emmanuele, seguita dai fuochi che hanno annunciato l’avvio festa, con le due splendide statue lignee settecentesche dei santi che, dalla cappella sono state accompagnate nella piazzetta della parrocchia per la venerazione da parte dei fedeli. Lì sono rimaste per l’intera giornata per accogliere tutti i devoti e benedire il quartiere.
A seguire, santa messa, alle 9, presieduta da don Andrea Lombardi, alle 10.30, da fra Salvatore e a mezzogiorno da don Umberto.
Ultimi appuntamenti, alle 19.30, con la messa solenne celebrata nel campo di calcio, presieduta dal nostro vescovo Gennaro e alle 21, dedicata in particolare ai giovani, con don Vincenzo.
Al termine dell’intensa giornata, le statue dei santi sono rientrate in parrocchia “riappropriandosi” della cappella loro dedicata.