Passione, ricerca ed accoglienza sublime, unite a qualità super e tanto gusto. Questo, il ricercato mix, che dal 2010 fa dell’enoteca Vini Divini, un punto di riferimento irrinunciabile, per tutti gli amanti di bianchi, rossi e rosé, ma anche di birre artigianali e cocktail.

Un luogo ospitale e profumato, incastonato ad hoc nel cuore di via Epomeo, che vede come preparatissima padrona di casa, la sommelier, Tiziana De Maro, alla quale abbiamo posto un po’ di domande, per scoprire qualcosa in più di questa deliziosa Officina dei Sapori.

 

di Tommy Totaro

 

 

Tiziana, quali sono i vini più richiesti?

Principalmente, vini del territorio, ma anche bollicine. Dipende dal cliente. La richiesta è piuttosto ampia e cerchiamo di soddisfare un po’ tutti.

 

Quali, le etichette più pregiate che si possono trovare da Vini Divini?

Di referenze di pregio, ne abbiamo diverse. Vini come Chateau francesi, grandi Champagne, Barolo, Amarone, Brunello, Taurasi e un’accurata selezione di bottiglie provenienti dal resto del mondo. Siamo alla costante ricerca della qualità, ma anche di prodotti basati su un rapporto equilibrato tra qualità e prezzo. Ci piace poter offrire ai nostri clienti prodotti ottimi, facendo spendere il giusto. Anche perché non sempre vini carissimi, risultano i migliori. La nostra continua ricerca di piccoli artigiani, che producono poco e lavorano bene, ci ha portati spesso ad incontrare vini di alta qualità proposti a prezzi contenuti.

 

Qualche chicca?

Lo statunitense Pinot Noir 2017 Johan Vineyards; il greco Assyrtiko Aghia Kiriaki 2018 di Alpha Estate; e il giapponese Aruga Branca Clareza.

 

È vero che da voi arrivano da ogni angolo della Campania?

Sì, abbiamo una clientela per lo più di appassionati: amanti e competenti del vino, che ci seguono e ci vengono a trovare da ogni parte. E questo per noi è motivo di orgoglio. Giusto la scorsa settimana, una coppia di Salerno, mi diceva che era venuta apposta per conoscere il locale. Ci hanno salutati dicendo che ne era valsa la pena e che sarebbero tornati presto.

 

Nel suo locale è possibile anche cenare?

Certo, tutte le sere dal martedì alla domenica, per il periodo estivo. Ma siamo, comunque, aperti dalle 10 del mattino.

 

Organizzate anche eventi degustazione?

Sì, a cadenza mensile… ed ogni cena ha un tema, chiaramente, sempre inerente al vino. Poi, di tanto in tanto, ospitiamo anche serate “A cena con il produttore” con la partecipazione di aziende, che si raccontano e fanno degustare i propri vini.

 

Qual è il suo vino preferito?

Beh, sceglierne uno soltanto, per quanto mi riguarda, risulta un po’ difficile. Diciamo che amo uve come Pinot Nero, che considero il Re dei vitigni e che dà vita a vini di grande qualità, valore, peculiarità e prestigio, ma anche il nebbiolo resta in assoluto tra le mie preferenze. Vitigno autoctono piemontese, il nebbiolo genera vini importanti, decisi e maturi. Ma come dicevo è difficile sceglierne uno soltanto. Molto dipende anche dalla circostanza, dal luogo e dalle persone con le quali decidi di condividere un vino piuttosto che un altro.

 

Ultimamente si sta parlando molto dei vini alcool free. Cosa ne pensa?

Personalmente, trovo assurdo questo concetto “parlando di vino”. Il vino sviluppa l’alcool in modo del tutto naturale e privarlo di questa componente, significa modificarlo, mentre da sempre, si studia e si lavora per cercare di intervenire in cantina il meno possibile, così da mantenere  le caratteristiche naturali.

 

Consiglierebbe qualche vino in particolare per questo periodo?

In estate è risaputo che, dato il grande caldo, raddoppia il consumo di vini bianchi, visto che vanno serviti a temperature basse, ma consiglierei anche dei rosati a 12° o dei rossi freschi da proporre tra i 14/16°.

 

Tiziana Di Maro con le pagine di Soccavo Magazine

 

 

 

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