L’incuria imperversava da tempo attorno alla Croce di Piperno, simbolo indiscusso di Soccavo: erbacce e cumuli di rifiuti di ogni genere, cui durante il periodo “caldo” della pandemia erano andati ad aggiungersi decine di guanti e mascherine monouso.
Una situazione insostenibile per chi davvero ha a cuore il proprio quartiere e per i tanti appassionati di esoterismo sparsi in vari angoli del globo, che anche a distanza proprio non riuscivano a digerire che il misterioso monumento medievale, per molti collegato in qualche modo al Santo Graal, potesse “vivere” nel degrado più totale.
Detto fatto. Per smuovere per bene le acque, qualcuno ha pensato di segnalare il contesto al quotidiano Il Mattino, che grazie ad un lungo articolo firmato da Antonio Cangiano è riuscito a puntare i riflettori sulla Croce collocata tra via del Maratoneta e via Canonico Giovanni Scherillo raccontando nei dettagli la trascuratezza imperante. Uno “spettacolo” senza dubbio non bello da vedere, che ha spinto un gruppo di volontari a scendere in campo “armati” di scope, palette, forbici e cesoie, per porre rimedio allo stato d’abbandono che la faceva da padrone ormai da mesi. Addirittura una pianta rampicante era riuscita ad avvicinarsi prepotentemente alla Croce oltrepassando la vetrata di protezione, che dovrebbe fungere da barriera.
Una faticaccia, non c’è che dire – avvenuta con tutte le dovute precauzioni durante il lockdown per coronavirus – ma indispensabile per restituire decoro all’amato monumento, che ora si spera possa splendere a lungo come un tempo senza più incivili ed erbacce nei paraggi.